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Tunisia lo stato in generale

 La Repubblica Tunisina è uno Stato del Nord Africa bagnato dal mar Mediterraneo e confinante con l'Algeria ad ovest e la Libia a sud e a est. Si ritiene che il suo nome, Tunus, abbia origine dalla lingua berbera, con il significato di promontorio, o, più probabilmente, "luogo in cui passare la notte" (si può osservare la corrispondenza con un altro toponimo nordafricano dell'antichità, Tuniza, odierna El Kala, Algeria).
Geografia
La Tunisia è il più orientale e più piccolo dei tre Stati disposti lungo la catena montuosa dell'Atlante. È anche uno degli Stati del Maghreb, come la Mauritania, il Marocco, l'Algeria e la Libia. La sua capitale, decentrata rispetto al resto del territorio nazionale, è Tunisi, nel nord del paese.
Territorio
Il 40% della sua superficie è occupato dal deserto del Sahara, mentre gran parte del territorio restante è composta da terreno particolarmente fertile e circa 1.300 km di coste facilmente accessibili. Entrambi questi fattori giocarono un ruolo importante in epoca antica, prima con la fondazione della famosa città fenicia di Cartagine, e successivamente con l'istituzione della provincia romana dell'Africa, quando divenne dopo la Sicilia uno dei granai dell'Impero Romano.
Il paese possiede una rete idrografica scarsamente sviluppata. Il fiume Megerda, lungo 365 km, nasce in Algeria ma si snoda per ¾ del suo percorso in territorio tunisino prima di sfociare a nord di Tunisi. Nella fertile vallata della Megerda si concentrano le attività agricole del paese. Unico bacino lacustre dolce di rilievo è il lago di Biserta, mentre nel sud desertico sono presenti i due laghi salati di Chott el-Jerid (la cui parte orientale viene a volte considerata un bacino separato e detta anche Chott el-Fejaj) e Chott El Gharsa, la cui parte più occidentale è nel territorio algerino; i loro bacini sono per parte dell'anno asciutti o al più fangosi e ricoperti di sale, per cui più che laghi veri e propri il termine corretto sarebbe sabkha o deserti di sale.
Clima
Il clima si presenta mediterraneo sulle coste, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche, mentre è di tipo semi-desertico o desertico nell'interno, con temperature estive molto elevate (fino a 45-47 °C) e precipitazioni scarse. Il caldo estivo è comunque limitato dalle brezze marine (solo sulle coste), mentre quando il vento (ghibli) soffia dal deserto, la temperatura può diventare opprimente.
Popolazione
In Tunisia ci sono 10.432.500 abitanti (2011) per la maggioranza arabi; ci sono tuttavia anche minoranze berbere, ed europee, costituita principalmente da francesi (22.000 nel 2011 e italiani (oltre 3000 nel 2011.
Etnie
Nonostante la maggioranza (circa il 98%) dell'odierna popolazione tunisina parli arabo e si identifichi nella cultura araba, sarebbe errato dedurne una origine etnica proporzionale. Al contrario, analisi genetiche condotte tra popolazioni berberofone e arabofone della Tunisia e del Nordafrica hanno mostrato un'unità di fondo nordafricana in cui apporti esterni sono trascurabili, per cui a rigore la massa della popolazione è di etnia berbera anche se arabizzata.
Un'altra parte di popolazione che si trova nel paese è quella di origine ebraica, concentrata per lo più a Tunisi e nell'isola di Gerba, e molto ridotta dal momento in cui il paese ha ottenuto l'indipendenza dalla Francia.
Lingue
La maggior parte della popolazione parla arabo. Molto parlato è anche il francese, soprattutto nelle città; in alcune località del sud e dell'isola di Gerba è ancora parlato il "berbero".
La Tunisia è lo Stato del Maghreb più omogeneo sul piano linguistico visto che la quasi totalità della popolazione parla l'arabo tunisino e quel tanto di lingua araba, che è la lingua ufficiale del Paese. L'arabo tunisino è di fatto una variante locale (o dialetto) derivato dall'arabo classico - o più correttamente un insieme di dialetti, per il quale non esiste nessun organo di normalizzazione - che è parlato più che altro in contesti confidenziali o in famiglia.
Durante il protettorato francese in Tunisia, la lingua francese si impose attraverso le istituzioni, in particolare l'educazione, che divenne un forte fattore di diffusione. A partire dall'indipendenza, il Paese si è arabizzato anche se l'amministrazione, la giustizia e l'insegnamento restano bilingui, così come la conoscenza di lingue europee da parte della popolazione è fortemente condizionata dalla televisione e dal turismo.
Al di là delle stime fornite dal governo tunisino, l'Organizzazione internazionale della francofonia ha affermato che il numero di persone aventi una certa conoscenza del francese è di circa 6,36 milioni, corrispondenti al 63,6% della popolazione.
Religioni
Circa il 98% della popolazione è di religione musulmana. Oltre alla minoranza di fede ebraica (1%) è presente anche una piccola componente di credenti di fede cristiana (1%), per lo più discendenti di coloni francesi ed italiani.
Sistema scolastico
Sino al 1958, l'istruzione in Tunisia era disponibile solo per una piccola minoranza, il 14% della popolazione. Adesso è certamente considerata una delle priorità del governo tunisino.
Economia
La Tunisia si colloca all'81º posto nel mondo con un PIL nominale di 45.407 milioni di dollari USA; negli anni 90 l'economia è cresciuta in media del 5% tanto che il paese ha oggi un sistema economico diversificato che va dall'agricoltura, al settore industriale (minerario, fatturiero, e dei prodotti chimici) fino al turismo che rappresenta il 7% del Pil; per quanto riguarda l'agricoltura molto rilevanti per le esportazioni sono l’olivicoltura, la viticoltura, la frutticoltura (pesche, albicocche, prugne, mele, pere, datteri e mandorle della regione di Sfax) e l’orticoltura (pomodori); l’allevamento è prevalentemente ovino e caprino. Il settore industriale è composto principalmente dall'industria dell'abbigliamento e delle calzature, la produzione di parti per automobili e macchine elettriche; lo stato è riuscito inoltre ad attrarre numerose aziende e multinazionali come Airbus e Hewlett-Packard, che danno lavoro ad un cospicuo numero di popolazione; nel 2009 il settore turistico dava lavoro ad oltre 370.000 persone; il primo partner della Tunisia nel commercio è l'Unione Europea; ostacolo all'economia tunisina è rappresentato dalla disoccupazione che colpisce soprattutto i giovani.
Al prodotto interno lordo (PIL) l'agricoltura contribuisce per il 16%, l'industria per il 28,5%, e i servizi per il 55,5%. In particolare:
agricoltura e industria alimentare: la Tunisia produce ed esporta cereali (mais, frumento, avena), olive e olio di oliva, frutta (in particolare arance e datteri); possiede inoltre una notevole flotta da pesca, che entra frequentemente in concorrenza con i pescherecci italiani.
industria: si produce molto per l'esportazione, grazie al basso costo della manodopera: i settori industriali prevalenti sono quelli di trasformazione di prodotti alimentari, il tessile e la trasformazione di prodotti petroliferi. Inoltre la Tunisia è un grande produttore di fosfati (il 6º nel mondo).
turismo: settore d'importanza crescente, con circa 5 milioni di visitatori nel 2004.
I luoghi più frequentati sono Hammamet, Monastir, Sousse (Susa), dove sorgono numerosi villaggi con animazione; il deserto del Sahara a sud e i siti archeologici come Cartagine, El Djem, Boulla Reggia o Dougga.
I principali partner commerciali della Tunisia sono, nell'ordine: la Francia, l'Italia, la Libia, la Germania, il Belgio e la Spagna (dati 2003).Il tasso di disoccupazione è alto (14,1%, stime 2007), anche a causa dell'alta natalità (crescita annua dell'0,99%), che fa sì che la metà della popolazione abbia oggi meno di 15 anni.
Anche per questo, la Tunisia è uno dei paesi mediterranei a forte emigrazione, e l'Italia, da cui la separano solo 71 km da Pantelleria e 110 dalla Sicilia, è la seconda destinazione dei migranti tunisini, almeno in transito: in Italia i cittadini tunisini con permesso di soggiorno erano oltre 152000 nel 2009.
Turismo
Il turismo fornisce il 20% delle entrate. Importanti centri turistici attrezzati sono Djerba, Hammamet, Susa. Il maggior numero di turisti proviene da Italia, Francia.
Storia
La Tunisia è stata abitata fin dalla preistoria: la presenza umana è documentata fin dal paleolitico. I suoi primi abitanti noti furono tribù berbere. Sintetizzando millenni di storia tunisina bisogna ricordare lo scontro fra le due etnie dei berberi sedentari e degli arabi nomadi, avvenuto fra il XII e il XIV secolo.
Il rapporto fra queste due culture, sul piano del potere politico, è stato sempre squilibrato a favore della cultura sedentaria. I berberi sono tuttora una piccola minoranza di 50.000 persone.
Nel 814 a.C. fu fondata Cartagine per mano dei fenici; dopo le Guerre Puniche Cartagine passò sotto la conquista roman
a, dove conobbe un periodo di grande prosperità: si sviluppano l'agricoltura e l'urbanizzazione.
Il patrimonio archeologico, storico, etnografico della Tunisia testimonia la profondità, la varietà e la ricchezza delle civiltà che si sono succedute o che hanno convissuto per oltre tre millenni sul suo suolo.
Ciascuna di esse ha lasciato le sue impronte e contribuito creare un’eredità che si distingue per la sua grande diversità e testimonia attraverso le sue molteplici componenti l’apertura della Tunisia dai tempi della preistoria verso le grandi civiltà.
Sette siti maggiori sono iscritti nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

SITI ARCHEOLOGICI
Bulla Regia
La città di Bulla Regia, che faceva parte delle province romane, era al centro di una ricca zona agricola e sede di proficui commerci e raggiunse il massimo splendore nel II e III sec. d.C.
Bulla Regia conserva, oltre alle terme, al foro e al teatro, alcune splendide ville romane sotterranee, uniche nel loro genere, costruite su due piani, uno dei quali interrato. In questo modo i ricchi proprietari si mettevano al riparo dalla calura estiva. Al piano sotterraneo delle ville ci sono le stanze da letto e la sala da pranzo che si aprono su un peristilio da cui ricevono luce, ma essendo sotterranee sono molto fresche (la differenza di temperatura con la superficie è decisamente apprezzabile). Nelle ville si trovano alcuni raffinati mosaici (parte sono stati trasferiti al museo del Bardo).
Attualmente, sono visitabili i piani interrati di 3 ville (casa del Tesoro, casa della Caccia e casa di Anfitrite), ma nel sito, enorme, si sta ancora scavando.

Dougga
E’ l’insediamento romano più vasto e meglio conservato della Tunisia. Le origini di Dougga sono preromane e risalgono probabilmente al V sec. a.C. La città è stata fondata su un’altura e le sue strade sono per questo tortuose e ripide. Probabilmente dal 2° sec. a.C. era la sede del re numida Massinissa, dal 46 a.C. entrò a far parte della provincia d’Africa e vi fu installato un nucleo di cittadini romani. In epoca imperiale conobbe un periodo di grande prosperità grazie ai suoi commerci e all’agricoltura delle fertili valli circostanti. Al suo apice raggiunse una popolazione di 10.000 persone. In epoca romana conobbe evidenti trasformazioni urbanistiche: moltissimi sono i monumenti pubblici che vennero edificati a spese delle famiglie più abbienti, in una sorta di gara per aumentare il proprio prestigio, così come accadde anche in altre città della provincia. A questo periodo risalgono edifici tipicamente romani: il Foro, il Capitolium, le terme, l’anfiteatro, due archi di trionfo oltre a templi a divinità romane o romanizzate e a lussuose dimore private.

Cartagine
Per chi si reca in Tunisia, una delle tappe più significative è senza dubbio Cartagine, la città epica, padrona per secoli dei commerci marittimi di tutto il Mediterraneo; città a cui è legata la leggenda del tragico amore di Didone ad Enea.

I principali siti sono:
Il Tophet: una delle principali aree sacre della città punica (VII-II sec. a.C.). Oggi resta solo un giardino disseminato di stele, ma secondo alcuni storici, il Tophet era un grande spazio sacro a cielo aperto, dove si svolgevano cerimonie sacre in onore delle divinità di Tanit e Baal Hammon, durante le quali si compivano sacrifici umani, in particolar modo di bambini. Centinaia sono le urne ritrovate nel Tophet, ognuna segnalata in superficie da una stele con dei simboli sacri. Il più ricorrente è quello della dea Tanit: un triangolo sormontato da una linea orizzontale e da un cerchio. Gli scavi dimostrano che ci sono stati vari livelli di utilizzo tra l’VIII e il II sec. a.C. Infatti, ogni volta che lo spazio risultava completamente occupato, il terreno veniva rialzato per un nuovo utilizzo. Il porto militare conserva la forma circolare con al centro un isolotto dove aveva sede il comando. Poteva contenere oltre duecento navi riparate nei bacini di carenaggio e nascoste alla vista di chi arrivava dal mare. Attualmente, l’unica struttura di un certo interesse nel porto militare è uno scivolo per l’alaggio, che è stato parzialmente ripristinato. Nel piccolo edificio di fianco all’ingresso c’è un plastico dettagliato di com’era il porto.

L’antiquarium: è il piccolo museo che raccoglie materiale datato tra il V e il VII secolo d.C. Di particolare interesse il mosaico della “domus degli Aurighi greci”. Vi sono rappresentati quattro aurighi, vestiti dei colori delle loro fazioni (blu, verde, rosso e bianco), con la corona e il ramo di palma dei vincitori delle competizioni. Dell’antiquarium fanno parte anche i resti di una basilica paleocristiana, con alcuni mosaici ancora in loco.

Il Museo Archeologico e il quartiere di Annibale vantano una ricca raccolta di reperti provenienti dagli scavi di Cartagine, sia di epoca punica sia di epoca romana. Di fronte al Museo c’è l’area archeologica che ha conservato anche testimonianze di epoca punica datate dal 2°sec. a.C. e che si sono conservate perché sepolte dai Romani per creare una terrazza su cui costruire il foro. Del quartiere punico rimangono le stradine, le case e le botteghe. Le case sono a forma rettangolare, con un cortile centrale sul quale si apre la grande sala in cui venivano accolti gli ospiti. Sotto la casa c’era una cisterna dove canalizzazioni che scendevano dai tetti a terrazza, convogliavano l’acqua piovana. A quest’acqua si poteva attingere da un pozzo del cortile.

Il parco archeologico delle terme di Antonino è il più esteso dei siti archeologici di Cartagine e risulta anche quello più spettacolare. Poco oltre l’ingresso del parco archeologico si trova una un edificio, databile al IV sec. d.C., probabilmente una schola, cioè sede di un’associazione religiosa, perché vi si trova un mosaico con scene di fanciulli e ghirlande di fiori, che farebbero pensare ai preparativi per una cerimonia. Oltre la schola si distinguono i resti di abitazioni, in una delle quali, sotto il cortile, si intravede una cisterna di raccolta per l’acqua piovana. Più oltre si giunge a una grande basilica di epoca bizantina e una necropoli punica. Da qui si arriva su una grande terrazza affacciata sul complesso delle terme di Antonino, costruite tra il 146 e il 162 d.C. Quello che resta delle terme è solo la base del complesso che ospitava tutti i servizi. Il piano superiore, quello che ospitava le terme vere e proprie non esiste più. Le dimensioni però sono stupefacenti e con un po’ d’immaginazione si può pensare alla possanza del frigidarium, che da solo era grande circa 1000 mq e alto 30. Una delle 8 colonne alte 20 metri, che reggevano la volta del frigidarium, è stata innalzata ed è sormontata da un capitello di 4 tonnellate. Altrettanto spettacolare per le dimensioni è il sotterraneo del complesso del calidarium.

Chemtou
Situato nell’area dell’antica Simittu, dove si trovano alcune vestigia: il teatro, le terme alimentate da un acquedotto, cisterne, anfiteatro, mausolei. Chemtou è famosa sin dall’antichità per il rosso e il giallo. Le cave sfruttate già nel 2° secolo dell’era cristiana, fornivano materiali per la costruzione dei più bei monumenti di Roma e poi Bizanzio.

Kerkouane
Uno dei siti archeologici tra i più preziosi della Tunisia, la cui fondazione risale all’epoca punica e che i romani non ricostruirono se non dopo l’annessione dell’Africa all’impero romano. Apparentemente abbandonata dopo la sua distruzione dal console romano Atilus Regulus nel 256 a.C., prima di essere riscoperta all’inizio degli anni ’50 del secolo scorso, la città è stata per così dire rasa al suolo. Ma le vestigia offrono oggi un piano di una città tipicamente punica : città dotata di ogni comfort (vasche da bagno e forni compresi) con pavimenti di mosaico primitivi, in cui in uno è raffigurata la dea Tanit.
Città costiera, Kerkouane fu dotata di un porto, i cui resti sono ancora visibili. Essa viveva di commercio con gli altri porti del mediterraneo, verso i quali essa esportava prodotti agricoli, ma anche artigianali.

El Jem-L’anfiteatro
El Jem è famoso per il suo anfiteatro (spesso chiamato erroneamente colosseo) in grado di ospitare 35.000 spettatori seduti. Solo il Colosseo di Roma, con circa 45.000 posti a sedere, ed il teatro di Capua erano più capienti. L’anfiteatro di El Jem venne costruito dai romani sotto il controllo del proconsole Gordiano I, nominato Imperatore a Thysdrus, intorno al 238. Probabilmente fu usato per spettacoli di gladiatori e corse dei carri (come nel film Ben-Hur). Fino al diciassettesimo secolo rimase più o meno intatto. A partire da quel momento le sue pietre vennero usate per la costruzione del villaggio limitrofo di El Jem e della Grande Moschea di Qayrawan e, in un periodo di tensione durante il conflitto con gli Ottomani, i Turchi usarono i cannoni per stanare i ribelli nascosti al suo interno.
Le rovine vennero dichiarate Patrimonio dell’Umanità nel 1979.
Ogni anno in estate si svolge il famoso festival di musica sinfonica.

Makthar
Il sito archeologico di Mactaris, accanto alla città di Makthar. La fondazione della città sembra risalire al 1° secolo a.C. con l’istallazione di coloni punici o numidi punicizzati che diffusero la religione, la cultura e le arti di Cartagine. La città vide il suo apogeo nel II° e III° secolo. Il suo declino nel IV° secolo con l’invasione dei vandali e bizantini. Da visitare: l’anfiteatro, le terme, il forum con l’imponente arco di trionfo dedicato a Traiano, i templi, le basiliche, le cripte e i mausolei.

Oudna
La sua fondazione sembra risalire all’epoca libica o berbera. Prima punica e poi romana. In seguito vandala e bizantina, preludio di un declino dopo la conquista araba nel VII° secolo.
E’ possibile visitare il campidoglio, il più grande d’Africa, disposto su tre livelli; le terme, le vestigia di dimore patrizie, un anfiteatro in parte incastrato nel suolo.

Sbeitla/Suffetula
L’antico sito di Sufetula è in parte integrato alla città di Sbeitla. Le sue vestigia risalgono al I° secolo d.C. Uno dei principali siti romani di Tunisia. Da Vedere, la Porta d’Antonino, porta d’ingresso del foro, il Foro, i tre templi, le chiese di Bellator, di Vitalis e del prete Servus. Inoltre, le tre fontane pubbliche, il teatro, le grandi e le piccole terme, l’anfiteatro e l’arco della Tetrarchia

Thuburbu Majus
Il sito è abbastanza esteso, circa 40 ettari. Importante il campidoglio con sei colonne di facciata e altre due alte 8,50 m con un diametro di 0,85 m. Da visitare il tempio della Pace e quello di Mercurio, il tempio di Caelestis, patrono della città, quello di Cerès.

Utica
Fu capitale prima di Cartagine, prima del IX° secolo a.C. Il sito archeologico di Utica, è situato a circa 12 Km dal mare sul delta del fiume Medjerda. Da visitare i templi, il foro, le terme, anfiteatri.

Kairouan
Per due secoli una delle più grandi metropoli del Mediterraneo. La dinastia degli Agl’abiti, fondata nell’800 e dipendente dal califfato abbaside, fece di Kairouan la capitale di una provincia indipendente, l’Ifriqiya, l’Africa dei Romani.
Da vedere, oltre alla Grande Moschea e la Piccola Moschea delle Tre Porte, il bacino degli Agl’abiti, il museo di Raqqada, il pittoresco Bir Barrouta, l’antichissima Zaouia di Sidi Abid el Ghariani, con il suo elegante patio a portico, la splendida Zaouia di Sidi Amor Adada, coperta da cupole e la più eccezionale Zaouia di Sidi Saheb (soprannominata ‘’Moschea del Barbiere’’, che ospita la tomba del compagno del Profeta, che si dice aver conservato in una reliquia tre peli della barba di Maometto.
Città santa e mitica, Kairouan ha il fascino ammaliante di una città plasmata dalla storia e dalla devozione, gelosa del suo patrimonio e delle sue tradizioni. Nei souks si scoprono i suoi tesori.

MUSEI
Museo del Bardo (Tunisi)
Il più vecchio e il più importante dei musei tunisini. Conserva la più importante collezione di mosaici romani del mondo. Situato all’interno di un palazzo del Bey, eretto verso la metà del XIX° secolo, mantenendo il fasto di una residenza principesca. Migliaia d’oggetti, provenienti da scavi effettuati nel corso dei secoli XIX° e XX°, sono esposti, raggruppati per dipartimento e ripartiti in 50 sale e gallerie, riflettendo le diverse tappe attraversate dalla Tunisia, dalla preistoria fino alla metà del secolo scorso: Preistoria, periodo Punico Libico, periodo Romano e Paleocristiano, Vandalo e Bizantino ed infine il periodo islamico fino all’epoca contemporanea.

Museo archeologico di Sousse
Il museo archeologico di Sousse, è dopo il museo del Bardo il più importante della Tunisia. Si trova ai piedi delle mura della città. Nel museo è esposta una collezione di capolavori di mosaici romani che datano dal 5° al 2° secolo a.C.
Le catacombe, utilizzate dal 2° al 5° secolo d.C. segnano il passaggio al cristianesimo. Scoperte nel 1888 comprendono 240 gallerie che accolgono più di 15000 sepolture.

Museo di Cartagine
Il museo nazionale di Cartagine ospita le vestigia archeologiche dei siti punici e romani dell’antica città. Mosaici, sculture, ceramiche ed oggetti che rintracciano la storia ultra millenaria di Cartagine.

Museo paleocristiano di Cartagine
In questo museo si trovano gli oggetti scoperti sul sito di Cartagine Dermech. Lampade a olio, anfore, oggetti in terra cotta che rievocano la vita delle epoche romana e bizantina.

Museo delle musiche arabe e mediterranee (Sidi Bou Said)
Il museo si trova nell’antico palazzo del Barone Rodolfe d’Erlanger (1872 – 1932) famoso pittore orientalista. Questo palazzo da Mille e Una Notte è oggi trasformato in Museo della Musica Mediterranea e conserva una collezione di strumenti musicali di tutto il Mediterraneo.

Museo delle arti e delle tradizioni popolari (Tunisi-Medina)
Dar Ben Adballah è un antico palazzo, dall’architettura tipica delle case tunisine. Gli oggetti esposti richiamano la vita quotidiana della borghesia tunisina del XIX secolo.

Museo della ceramica (Tunisi-Medina)
Questo museo, che presenta una ricca collezione di “jeliz” (mattonelle e vetrate) e ceramiche modellate e decorate provenienti dai diversi angoli della Tunisia, è stato creato all’interno della Zaouia di Sdi Qacem Jelizi (mausoleo del ceramista). Questo museo ospita inoltre il CENTRO NAZIONALE DELLA CERAMICA ARTISTICA, un laboratorio di formazione aperto al pubblico dal 1993.

Museo della città di Tunisi
Costruito nel 1860 da Khereddine Pacha (1822-1889) uno schiavo d’origine del Caucaso, divenuto Ministro. Il Palazzo, un tempo fu dimora del grande riformatore e uomo politico e poi tribunale. Attualmente, ospita il Museo di Arte Moderna della città di Tunisi, con importanti esposizioni di quadri di pittura.

Museo oceanografico del mare (Cartagine)
Situato tra i due antichi porti, Dar El Hout, fondato nel 1924 e restaurato nel 1997, raccoglie una miriade di oggetti e specie animali. Testimonianza dell’importanza del mare e della sua ricchezza.

LE GALLERIE D’ARTE
Durante la visita della città di Tunisi, è possibile visitare numerose gallerie d’arte moderna e contemporanea:
ETTASWIR, CALIGA, MEDINA (DAR BOUDERBALA), GORGI, YAHIA DES ARTS

I TEATRI
Teatro municipale di Tunisi
2, rue de Grèce – Tunisi (tel 00216 71 259 499)
Inaugurato il 20 novembre 1902, questo monumento a forma di bomboniera, fu il primo teatro in grado di accogliere 856 posti.

Quarta arte
27, avenue de Paris – Tunisi (tel 00216 71 351 783)
Dalla sua aperture nel 1996, alterna cicli di rappresentazioni teatrali del TEATRO NAZIONALE TUNISINO e spettacoli di ballo, circo e canti.

Palazzo del teatro
58, Place Halfaouine – Tunisi Bab Souika (tel 00216 71 351 783)
Situato nel quartiere popolare vicino alla Medina di Tunisi, il Palazzo del Teatro è, dal 1988, sede del Teatro Nazionale Tunisino.

El teatro
Complete El Mechtel – Tunis el Omrane (Tel 00216 71 791795)
Primo teatro privato in Tunisia. Fondato nel 1987 da Taoufik Jebali, scrittore drammaturgo e regista tunisino. Il Teatro situato in un’ala dell’hotel El Mechtel di Tunisi può ospitare fino a 200 posti. Accanto alla sala principale, una sala e una galleria di esposizione, laboratorio di idee d’arte contemporanea e sala di esposizioni di quadri.

Lingua ufficiale arabo. Il francese è la seconda lingua ufficiale del paese ed è conosciuta da quasi tutti i tunisini. Nelle regioni turistiche si parlano anche l’italiano, l’inglese e il tedesco.

Il clima si presenta mediterraneo sulle coste, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche, mentre è di tipo semi-desertico o desertico nell'interno, con temperature estive molto elevate (fino a 45-47 °C) e precipitazioni scarse. Il caldo estivo è comunque limitato dalle brezze marine (solo sulle coste), mentre quando il vento (ghibli) soffia dal deserto, la temperatura può diventare opprimente.

FORMALITA’ DI INGRESSO IN TUNISIA
Il passaporto è necessario.
Per i marittimi è richiesto il Libretto di Navigazione.
Per i cittadini italiani : Nell’ambito dei viaggi organizzati ed acquistati tramite Tour Operator, Agenzie di Viaggi , è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio. Presentando il voucher prepagato del soggiorno in Tunisia, le cui date coincidono con le date di andata e ritorno del biglietto aereo.
Visto: non necessario per soggiorni inferiori ai tre mesi. E’ richiesta la sola compilazione a bordo dell’aereo o della nave, di un modulo con i propri dati anagrafici e la motivazione del viaggio, che viene ritirato dalla Polizia di frontiera.
Vaccinazioni obbligatorie: nessuna.
Animali domestici accompagnati: Passaporto. E’ richiesto il certificato di buona salute; certificato di vaccinazione antirabbica risalente a non meno di un mese e a non più di sei.

VALUTA
Moneta il Dinaro (circa 0,50 Euro) che si divide in millesimi.
Valuta straniera, assegni, carte di credito, ecc. sono ammessi senza alcuna restrizione.
E’ possibile cambiare la valuta estera nelle banche (la cui commissione è fissa) e negli uffici di cambio di porti, aeroporti, alberghi o in città, al tasso della Banca Centrale di Tunisia (www.bct.gov.tn). Si consiglia di conservare le ricevute di cambio.
Non esiste un limite massimo all’introduzione di valuta. Il sito ufficiale dell’Amministrazione delle Dogane tunisine (www.douane.gov.tn) afferma che qualsiasi operazione di importazione o esportazione di valuta il cui valore è uguale o superiore a 25.000 dinari tunisini (DT), equivalenti a circa 12.500 Euro, deve essere oggetto di apposita dichiarazione valutaria alla dogana. La dichiarazione di importazione di valuta è obbligatoria per i viaggiatori non residenti che desiderino ri-esportare la predetta valuta per un valore superiore ai 5.000 DT (equivalenti a circa 2.500 euro). La durata di validità della dichiarazione d’importazione valutaria è uguale alla durata del soggiorno in Tunisia a partire dalla data di ingresso nel paese, sempre nel limite dei tre mesi ed è valida per un solo viaggio. Si sottolinea l’importanza di rispettare rigorosamente le norme locali in materia valutaria.

Orari di apertura delle banche al pubblico:
Da lunedì a giovedì: dalle 08.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.30
Venerdì: dalle 08.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 16.30.

Dal 1° luglio al 31 agosto:
da lunedì a venerdì: dalle 07.00 alle 11.30.

Gli ospedali pubblici, diffusamente presenti sul territorio nazionale, sono piuttosto affollati e sovente poco attrezzati per far fronte ad emergenze importanti, specie nelle aree extraurbane. Sicuramente più vicina agli standard occidentali è l’assistenza sanitaria garantita dalle cliniche private (“policlinici”), presenti soprattutto nella capitale e nelle principali città tunisine. Tale assistenza viene erogata dietro pagamento, a costi mediamente accessibili, e comunque convenzionata con le principali assicurazioni sanitarie internazionali. I numeri di emergenza e di pubblica utilità sono riportati nella sezione “indirizzi e numeri utili”.  

SUGGERIMENTI
Si consiglia di:
- seguire le normali cautele sanitarie per quanto riguarda l’alimentazione;
- bere bibite senza aggiunta di ghiaccio.

Si consiglia comunque, di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, una polizza assicurativa internazionale che preveda oltre alla copertura delle spese mediche anche l’eventuale rimpatrio d’emergenza.

Patente Italiana.

Assicurazione
Carta verde o stipula di un'assicurazione temporanea in frontiera.
Assicurazione a breve termine: un visitatore sprovvisto di Carta Verde deve acquistare un'assicurazione a breve termine all'ingresso in Tunisia. È possibile acquistare l'assicurazione alle frontiere terrestri di Babouch (Algeria) e Has Jedir (Libia) e ai porti di Tunisi, Biserta, Sfax, Sousse e Gabès.

Veicoli a noleggio e veicoli condotti da persone diverse dal proprietario
Importazione: una vettura noleggiata o in prestito può essere importata senza documento doganale. L'importatore deve essere in possesso del documento di noleggio del veicolo o una autorizzazione autenticata. Utilizzazione del veicolo: un veicolo importato temporaneamente in Tunisia può essere guidato da qualsiasi visitatore a condizione che sia assicurato e che abbia una lettera di autorizzazione della dogana di entrata.  Se il proprietario del veicolo importato temporaneamente in Tunisia lascia il paese senza il veicolo, egli deve avvisare la dogana e far sigillare il veicolo.

Equipaggiamento obbligatorio
Casco di protezione per motociclisti: obbligatorio.
Cinture di sicurezza, seggiolino per bambini: l'uso delle cinture di sicurezza è obbligatorio sui sedili anteriori dei veicoli. Si raccomanda di non trasportare bambini sui sedili anteriori del veicolo.
Triangolo: obbligatorio. In caso di necessità, deve essere posto 30 metri dietro il veicolo e deve essere visibile a una distanza di 100 m.

Tasso alcolemico nel sangue
Limite consentito: un guidatore con un tasso alcolico nel sangue dello 0,05% è passibile di sanzioni (multa e ritiro della patente).

Infrazioni stradali di una certa gravità (eccesso di velocità, sorpasso vietato) possono essere sanzionate con il ritiro della patente che viene riconsegnata alla fine dell’istruttoria, dietro pagamento dell’eventuale ammenda pecuniaria.

Autostrade
Sono presenti le seguenti autostrade:
A1 Tunisi - Hammamet - Sousse - Sfax (270 km)
A3 Tunisi - Medjez el Bab - Oued Zarga (66 km)
A4 Tunisi - Biserta (56 km)
Il pedaggio si paga in contanti.

Si raccomanda estrema prudenza nella guida, soprattutto al di fuori dei perimetri urbani, data l’elevata incidentalità, anche mortale, rilevata sulle strade tunisine ogni anno.  (vedasi al riguardo il Rapporto sulla sicurezza stradale nel mondo).
Infrazioni stradali di una certa gravità (eccesso di velocità, sorpasso vietato) possono essere sanzionate con il ritiro della patente che viene riconsegnata alla fine dell’istruttoria, dietro pagamento dell’eventuale ammenda pecuniaria.
In caso di incidente stradale grave, che causi la morte di un cittadino tunisino, è previsto inizialmente l’arresto “precauzionale” del guidatore (anche di nazionalità straniera), a cui fa seguito l’attivazione di un iter giudiziario finalizzato all’accertamento delle eventuali responsabilità. Ciò implica la possibilità che il guidatore sia detenuto per un periodo variabile da alcuni giorni sino a due mesi.  In tale caso, il cittadino italiano posto in stato di arresto “precauzionale”, od il suo avvocato, dovranno avvertire immediatamente l’Ambasciata d’Italia a Tunisi.
Nel caso di viaggi in zone desertiche, si raccomanda l’utilizzo di veicoli adeguati alla tipologia di strade (jeep 4X4) e di segnalare la propria presenza presso la più vicina caserma della Guardia Nazionale tunisina.
Servizi di soccorso stradale sono ampiamente disponibili nelle aree urbane, molto meno nelle aree rurali ed extraurbane.  I numeri di emergenza e di pubblica utlità sono riportati nella sezione “indirizzi e numeri utili”.  

Ambasciata d'Italia in Tunisi
3, rue de Russie – 1000 Tunisi
Telefono : +216 71 321811 - Fax : +216 71 324155
E-mail:  ambitalia.tunisi@esteri.it; Sito web: www.ambtunisi.esteri.it

Cancelleria Consolare
3, rue de Russie – 1000 Tunisi
Telefono : +216 71328748 - Fax : +216 71 324006
E-mail: consolare.tunisi@esteri.it
E-mail:  assistenza.tunisi@esteri.it

Ufficio Economico Commerciale
3, rue de Russie – 1000 Tunisi
Telefono : +216 71 321052 - Fax : +216 71 324155
E-mail:  commerciale2.tunisi@esteri.it ; E-mail:  commerciale3.tunisi@esteri.it

Cellulare del funzionario di turno: +216 98 301 496 - attivo dopo le ore 18,00 e nei giorni di chiusura dell’Ambasciata.  Tale servizio, dovrà  essere utilizzato esclusivamente dai connazionali in caso d’assoluta necessità ed emergenza sul territorio tunisino.
N.B. Nei giorni festivi un messaggio registrato presso la segreteria telefonica dell’Ambasciata d’Italia in Tunisi (tel. +216 71321811) fornirà il recapito telefonico d’emergenza del Funzionario di turno (+216 98301496). Dalla Tunisia comporre il numero senza prefisso e cioè il 98 301496.

Informazioni telefoniche tel. 1200 (chiamando dalla Tunisia).
- Pronto Soccorso (ambulanza, SAMU) tel. 190 (chiamando dalla Tunisia)
- Protezione civile (vigili del fuoco)  tel. 198 (chiamando dalla Tunisia)
- Polizia      tel. 197 (chiamando dalla Tunisia)
- Soccorso stradale (24/24)  tel. 71 801211; 71 840840 (SOS Remorquage)
      tel. 71 799999; 71 795922 (Afrique Assistance)

E’ necessario il passaporto con validità residua di almeno tre mesi, se il soggiorno è inferiore a 90 gg.
Se si resta nel Paese oltre i 90 giorni consentiti, è necessario chiedere, tramite il Posto di Polizia territorialmente competente, un permesso di soggiorno, motivandone le ragioni. Per i casi che presentano una validità residua del passaporto inferiore ai 90 gg., si consiglia di rivolgersi preventivamente presso l’Ambasciata o i Consolati tunisini presenti in Italia o presso il proprio agente di viaggio.

Per trasferire animali: Cani e Gatti

                                                   Passaporto per gli animali per andare nei paesi esteri

 

Nel solo caso di viaggio organizzato da “Tour Operators” (esibendo “voucher” turistico recante conferma della prenotazione alberghiera con le date del periodo di permanenza  e il biglietto di ritorno la cui data corrisponda a quella del termine del soggiorno in Tunisia), l’ingresso nel Paese è consentito con la carta d’identità valida per l’espatrio.
La carta di identità deve ovviamente essere in corso di validità e riportare la foto e i dati personali del titolare. La fotocopia del documento NON può in nessun caso sostituire l’originale, nemmeno se si tratta di copia certificata conforme all’originale.
Diversamente, il viaggiatore si espone al rischio di essere respinto alla frontiera.
Si sconsiglia pertanto di tentare l’ingresso in Tunisia senza la documentazione richiesta.
Ad ogni buon fine, si suggerisce ai viaggiatori diretti verso le varie destinazioni estere di munirsi comunque di passaporto.
Il passaporto resta infatti il principale documento per viaggi all’estero.
Viaggi all'estero di minori:  si prega di consultare il Focus: “Prima di partire / documenti per viaggi all’estero di minori” sulla home page di questo sito.
VISTO: non necessario per soggiorni fino ai 90 gg. E’ richiesta la sola compilazione, a bordo dell’aereo o della nave, di un modulo con i propri dati anagrafici e la motivazione del viaggio che viene poi ritirato dalla Polizia di frontiera.
FORMALITA’ VALUTARIE E DOGANALI: particolare attenzione dovrà essere prestata da quanti intendano importare (e riesportare) valuta.
Non esiste un limite massimo all'introduzione di valuta. Il sito ufficiale dell’Amministrazione delle Dogane tunisine (http://www.douane.gov.tn/index.php?id=187) afferma che qualsiasi operazione di importazione o esportazione di valuta il cui valore è uguale o superiore a 25.000 dinari tunisini (DT), equivalenti a circa 12.500 Euro, deve essere oggetto di apposita dichiarazione valutaria alla dogana.
La dichiarazione di importazione di valuta è obbligatoria per i viaggiatori non residenti che desiderino ri-esportare la predetta valuta per un valore superiore ai 5.000 DT (equivalenti a circa 2.500 euro). La durata di validità della dichiarazione d’importazione valutaria è uguale alla durata del soggiorno in Tunisia a partire dalla data di ingresso nel paese, sempre nel limite dei tre mesi ed è valida per un solo viaggio.
Si sottolinea l'importanza di rispettare rigorosamente le norme locali in materia valutaria.
I reati valutari sono puniti con molto rigore dalla legge tunisina e prevedono la confisca delle somme oggetto di contestazione  e/o la comminazione di eventuali condanne penali.
In particolare, la confisca della valuta non dichiarata delle somme contestate avviene in via transattiva qualora la persona destinataria del provvedimento non faccia opposizione. In caso contrario, la questione viene deferita al giudice ordinario che, oltre alla confisca delle somme contestate e l’irrorazione di una sanzione pecuniaria sino a 7 volte l'importo sequestrato, può comminare anche una pena sino a 5 anni di reclusione.    
Al fine comunque di minimizzare i rischi derivanti dall’interpretazione delle norme locali, si raccomanda comunque vivamente di dichiarare all’ingresso nel Paese le somme in divisa importate e altresì di dichiarare il residuo delle somme rimaste al momento di lasciare la Tunisia, avendo cura di conservare le ricevute bancarie dell’avvenuto cambio presso gli enti autorizzati in Tunisia (banche, hotel, sportelli di cambio, ecc.).
È vietata in ogni caso l’esportazione di valuta tunisina.
Si consiglia comunque di prendere visione del sito suindicato per eventuali aggiornamenti.
L'introduzione di quantitativi anche non rilevanti di oro deve essere dichiarata in dogana.
I giornalisti hanno bisogno di un'autorizzazione da chiedere all'Ambasciata tunisina a Roma per introdurre telecamere e macchine fotografiche di tipo professionale e per effettuare riprese ad uso professionale.
ATTENZIONE. Ai viaggiatori stranieri non residenti, è consentita l’importazione temporanea del veicolo al seguito (autovettura, moto, "roulotte", "camper", ecc.) dietro rilascio di un permesso di circolazione con validità trimestrale. Tale permesso può essere rinnovato per tre volte consecutive, previo pagamento del bollo di circolazione dopo il primo rinnovo. Il veicolo al seguito viene indicato sul passaporto.
Nel caso in cui il cittadino straniero sia nella impossibilità di uscire dalla Tunisia, per qualsivoglia motivo, incluso l’avvenuto furto, con il veicolo annotato sul suo passaporto, le Autorità doganali esigono il versamento di una somma di denaro corrispondente al valore di mercato del mezzo prima di concedere l’autorizzazione a lasciare il Paese. È dunque necessario uscire dal Paese con lo stesso mezzo con cui si è entrati.
In caso di necessità, è tuttavia contemplata la possibilità di allontanarsi dalla Tunisia lasciando in deposito il veicolo presso le competenti Autorità doganali. In particolare, l’autorizzazione al deposito va inoltrata presso la Direzione Centrale delle Dogane, “Bureau des avantages fiscaux” che sarà rilasciata dietro versamento di una cauzione di 1000 dinari tunisini, la consegna delle chiavi e della documentazione dell'autoveicolo. La restituzione dell'autovettura verrà effettuata esclusivamente alla persona interessata.